Arrivano novità importanti per chi vuole investire nel futuro dell’energia condivisa. Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha ufficializzato la proroga al 30 novembre 2025 del termine per accedere ai fondi PNRR destinati alle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) nei Comuni con meno di 5.000 abitanti.
Un’opportunità preziosa che si amplia e si rafforza, offrendo più tempo e, presto, anche più Comuni coinvolti.
Una scadenza che si sposta, ma il momento è adesso
Il termine precedente, fissato al 31 marzo 2025, aveva creato una corsa contro il tempo tra amministrazioni, cittadini e imprese intenzionate a cogliere l’occasione. Ora, grazie alla proroga annunciata dal Ministro Gilberto Pichetto Fratin durante la fiera KEY, ci sarà tempo fino al 30 novembre 2025 per presentare la richiesta di accesso al contributo.
Ma attenzione: più tempo non significa meno urgenza. Preparare un progetto solido, strutturato e conforme ai requisiti richiede mesi di lavoro. Chi parte ora è in vantaggio.
Fondi PNRR per le CER: cosa prevedono
Le Comunità Energetiche Rinnovabili sono uno dei pilastri del PNRR per accelerare la transizione energetica. Il contributo previsto è a fondo perduto e mira a sostenere la realizzazione di impianti rinnovabili condivisi tra cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni.
Per essere ammessi al finanziamento, gli impianti devono rispettare alcuni criteri fondamentali:
- Essere alimentati da fonti rinnovabili (es. fotovoltaico)
- Avere una potenza inferiore a 1 MW
- Essere ubicati nell’area sottesa alla stessa cabina primaria a cui fa riferimento la configurazione di comunità
- Entrare in esercizio entro 18 mesi dalla data di ammissione al contributo
Questi requisiti garantiscono che l’energia prodotta sia effettivamente condivisa tra i membri della comunità, promuovendo modelli di autoconsumo locale ed efficiente.
Verso l’estensione ai Comuni fino a 30.000 abitanti
La vera novità in arrivo, però, è ancora in fase di studio: il possibile innalzamento del limite demografico dei Comuni ammessi al contributo. L’attuale soglia di 5.000 abitanti potrebbe salire fino a 30.000, ampliando enormemente la platea dei potenziali beneficiari.
Questo significherebbe includere centinaia di Comuni in più, aprendo le porte a nuove CER in territori finora esclusi. Una svolta significativa che potrebbe dare una spinta decisiva alla diffusione dell’energia condivisa in Italia.
Progettare una Comunità Energetica Rinnovabile è un’opportunità concreta per ridurre i costi energetici, migliorare la sostenibilità ambientale e favorire la coesione sociale nei territori.
La proroga è un’opportunità da non lasciarsi sfuggire. I fondi PNRR rappresentano un’occasione unica per trasformare i piccoli Comuni (e presto anche quelli più grandi) in motori di energia pulita e partecipata.