Con l’arrivo del Conto Termico 3.0, il panorama degli incentivi per l’efficienza energetica e la produzione di energia da fonti rinnovabili cambia volto. La nuova versione del meccanismo introdotto dal GSE amplia la platea dei beneficiari e chiarisce quali immobili possono davvero accedere ai contributi previsti. Una guida pratica che ogni cittadino, impresa e amministrazione dovrebbe conoscere per cogliere questa opportunità.
Chi può beneficiare del Conto Termico 3.0?
Il nuovo schema del Conto Termico 3.0 individua quattro categorie principali di soggetti che possono richiedere gli incentivi:
- Amministrazioni Pubbliche
- Soggetti Privati
- Enti del Terzo Settore
- Configurazioni di autoconsumo collettivo e Comunità Energetiche Rinnovabili
A ciascuno di questi soggetti è riservata la possibilità di realizzare interventi di efficientamento energetico o di produzione di energia termica da fonti rinnovabili, ma con modalità e limiti differenti.
Gli immobili pubblici: tutti gli interventi incentivabili
Per le amministrazioni pubbliche, il Conto Termico 3.0 apre la strada a tutte le tipologie di intervento previste dalla normativa: dalla coibentazione alla sostituzione degli impianti, passando per l’installazione di pompe di calore e sistemi di building automation.
La condizione fondamentale è che gli immobili su cui si interviene siano di proprietà pubblica. L’obiettivo è chiaro: rendere gli edifici pubblici un modello virtuoso di efficienza energetica e riduzione delle emissioni.
Privati ed enti del terzo settore: quali immobili sono ammessi
Per i soggetti privati e gli enti del terzo settore, la normativa distingue tra interventi su immobili residenziali e non residenziali (terziari):
- In ambito civile residenziale: sono ammessi solo interventi di piccole dimensioni di produzione di energia termica da fonti rinnovabili e di sistemi ad alta efficienza.
- In ambito civile non residenziale (terziario): è possibile accedere agli incentivi per tutti gli interventi ammessi dal Conto Termico 3.0, senza limitazioni dimensionali.
Ma come si definisce se un immobile è residenziale o terziario? La distinzione viene fatta in base alla categoria catastale:
- Ambito residenziale: edifici del Gruppo A, esclusi A/1 (abitazioni di lusso), A/8 (ville) e A/9 (castelli e palazzi di pregio storico-artistico), A/10 (uffici e studi privati)
- Ambito terziario: edifici del Gruppo A/10, B, C (esclusi C/6 e C/7), D (escluso D/9), E (esclusi E/2, E/4, E/6).
Quando si può ottenere l’incentivo al 100%
In alcuni casi specifici, gli interventi sugli immobili possono beneficiare di un incentivo che copre fino al 100% delle spese ammissibili. Questo accade, ad esempio, per le amministrazioni pubbliche che realizzano interventi sugli edifici di proprietà o per particolari iniziative nel contesto delle comunità energetiche e dell’autoconsumo collettivo.
Un’occasione concreta per riqualificare il patrimonio immobiliare
Il Conto Termico 3.0 rappresenta un’opportunità reale per chiunque voglia rendere più efficiente e sostenibile il proprio immobile, sia esso pubblico, privato o appartenente al terzo settore.
Eliotech è al tuo fianco per aiutarti a capire se il tuo immobile rientra tra quelli agevolati e per guidarti passo dopo passo nella richiesta degli incentivi.