Il funzionamento delle pompe di calore assomiglia a quello di un frigo, ma invertito. Infatti in un frigorifero, il calore dall’interno viene espulso all’esterno. Le pompe di calore, utilizzano lo stesso principio, ma al contrario: estraggono il calore dall’aria, dall’acqua o dalla terra e lo conducono all’interno dell’edificio alla giusta temperatura, a seconda del tipo di impianto di riscaldamento usato.
Come funzionano le pompe di calore?
Nel ciclo frigorifero delle pompe di calore, il gas “freon” assorbe il calore dalla fonte naturale e successivamente, a seguito della sua compressione che ne eleva la temperatura, viene ceduto all’impianto di riscaldamento. Si produce così un energia fino a sei volte maggiore di quella utilizzata dal compressore.
Come sceglierle
Impiegando l’energia rinnovabile del suolo, dell’acqua o dell’aria, le pompe di calore rappresentano la soluzione ideale per limitare i consumi di energia e nel contempo anche le emissioni di CO, preservando il nostro pianeta.
Per l’installazione di una pompa di calore è importantissimo effettuare una valutazione accurata della tua casa e dei relativi fabbisogni termici: il suo miglior funzionamento si ha solitamente in abitazioni recenti, con impianti a radiatori che sfruttano basse temperature o impianti a pavimento.
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Richiedi una valutazione accurata e gratuita della tua abitazione. Il nostro tecnico specializzato effettuerà il sopralluogo per valutare i relativi fabbisogni energetici.
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Nel caso ci sia bisogno di riqualificare un impianto tradizionale, quelle che deve essere realizzato ad arte è l’isolamento termico dell’edificio, questo per poter contenere ogni tipo di dispersione termica e per ridurre la temperatura che riguarda il funzionamento dei radiatori. In ogni caso, si può scegliere la modalità di funzionamento delle pompe di calore: monovalente, ciò significa che la pompa di calore è il solo generatore di calore o bivalente, nel caso in cui sia presente un generatore a supporto dell’impianto. La modalità monovalente è raccomandata principalmente in nuove costruzioni, ben isolate e in zone climatiche non troppo rigide. La modalità bivalente invece può essere adoperata in zone climatiche molto fredde, o dove fabbisogni energetici elevati rendono necessario l’utilizzo di un generatore di calore di supporto.
Quale fonte di energia utilizzare?
La scelta della migliore fonte di energia viene presa in funzione delle condizioni originarie e del fabbisogno di calore. Le pompe di calore possono impiegare differenti fonti di energia:
Aria
Tra tutte le fonti utilizzabili, l’aria è la più immediata e adoperabile al miglior rapporto prestazioni / prezzo. E’ indispensabile tuttavia stimare la resa in regioni climatiche particolarmente fredde, e inoltre le emissioni acustiche create dal movimento d’aria.
Terreno
Il calore viene prelevato dal sottosuolo con sonde a circuito chiuso. Una pompa di calore geotermica con sonde posizionate verticalmente della lunghezza di circa 100 metri, potrebbe essere un ottima soluzione.
Acqua
Si preleva l’acqua dalle falde o da pozzi. Soluzione ottimale se l’acqua è fruibile a poca profondità. E’ necessario tuttavia fare attenzione alle norme locali vigenti e alle relative autorizzazioni.
Qual è il rendimento di una pompa di calore?
Il Rendimento nominale COP indica il rapporto tra la potenza termica restituita all’impianto e la potenza elettrica adoperata dalla pompa di calore. Per esempio, se la pompa di calore sta dando 4 kW all’impianto di riscaldamento, a fronte di un assorbimento di 1 kW, il COP è pari a 4. I COP è un valore che viene dichiarato dal costruttore ed è utile per confrontare e differenziare le pompe di calore in termini di efficienza energetica. Invece, il Rendimento stagionale è più rilevante al fine di valutare la resa e i consumi, in quanto tiene conto delle effettive limiti di lavoro della macchina nell’impianto e dipende da molti fattori, tra cui la qualità della pompa di calore, la zona climatica ed il tipo di impianto termico ed ancora la corretta progettazione e la posa in opera di tutto l’impianto.