Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) non sono solo una risposta alla crisi energetica e al cambiamento climatico, ma rappresentano una leva concreta di sviluppo per i territori, in particolare per i comuni italiani, piccoli e medi. In un periodo in cui le amministrazioni locali sono chiamate ad affrontare sfide ambientali, economiche e sociali, la CER si presenta come uno strumento strategico per rilanciare il tessuto locale con soluzioni sostenibili, partecipate e innovative.
Autonomia energetica e risparmio per la collettività
Uno dei vantaggi più evidenti delle CER è la possibilità per i comuni di ridurre la dipendenza energetica dalle grandi reti centralizzate, producendo e consumando energia in loco. Un impianto fotovoltaico su una scuola, un municipio o un edificio pubblico può alimentare più strutture comunali e famiglie locali, generando risparmi immediati sulle bollette.
Ma il beneficio non è solo economico: l’autoconsumo condiviso aumenta la resilienza energetica del territorio, rendendolo più indipendente e pronto a fronteggiare eventuali interruzioni o crisi di fornitura.
Un’occasione per rigenerare il territorio
Le CER possono diventare un motore di rigenerazione urbana e rurale. Molti comuni italiani hanno a disposizione tetti inutilizzati, ex aree industriali o strutture pubbliche sottoutilizzate. Grazie agli incentivi statali e ai finanziamenti del PNRR, è oggi possibile trasformare questi spazi in hub di energia rinnovabile, migliorando il paesaggio urbano, riducendo le emissioni e valorizzando il patrimonio esistente.
Questa trasformazione può innescare un circolo virtuoso di innovazione e inclusione, creando nuove opportunità occupazionali e rafforzando il senso di appartenenza alla comunità.
Coinvolgimento attivo dei cittadini
Un aspetto distintivo delle CER è la partecipazione attiva dei cittadini, che non sono più semplici utenti, ma co-produttori e beneficiari dell’energia. Questo approccio rafforza il legame tra amministrazione e popolazione, incentivando pratiche virtuose di consumo e promuovendo una cultura della sostenibilità.
Inoltre, attraverso le CER, i comuni possono coinvolgere anche le categorie più fragili, come famiglie a basso reddito o piccoli esercenti, offrendo loro energia a costi ridotti e accesso agli incentivi derivanti dalla condivisione.
Strumenti e incentivi per i comuni
Con l’aggiornamento del Decreto CACER nel 2025, è stata estesa la soglia dei beneficiari ai comuni fino a 50.000 abitanti, aumentando enormemente le possibilità di accesso ai contributi in conto capitale (fino al 40%) per la realizzazione di impianti condivisi.
Inoltre, è ora possibile richiedere un anticipo fino al 30% dei contributi, agevolando l’avvio dei progetti anche per i comuni con risorse finanziarie limitate.
Queste misure permettono alle amministrazioni locali di avviare comunità energetiche con tempi più flessibili e sostegni concreti, incentivando progetti realmente efficaci.
Eliotech al fianco dei territori
Eliotech affianca i comuni in ogni fase: dall’analisi di fattibilità alla progettazione degli impianti, dalla costituzione del soggetto giuridico alla gestione tecnica ed economica della CER. Collaboriamo con partner come Semplicemente Comunità per rendere il processo semplice, trasparente e accessibile anche ai piccoli enti.