La transizione energetica è oggi una priorità strategica per l’Italia, non solo per raggiungere gli obiettivi climatici europei, ma anche per garantire sicurezza energetica, riduzione dei costi e sviluppo locale. In questo scenario, le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) rappresentano una delle soluzioni più concrete e accessibili per cambiare il modo in cui produciamo e consumiamo energia.
Il modello italiano delle CER, nato sulla base della Direttiva Europea RED II e consolidato con l’approvazione del Decreto CER (D.M. 414/2023), sta tracciando una via innovativa e inclusiva, fondata sulla partecipazione attiva dei cittadini e delle realtà locali.
Cosa rende le CER uniche in Italia?
Una CER è un insieme di soggetti – cittadini, piccole imprese, enti locali, terzo settore – che collaborano per produrre energia rinnovabile e condividerla tra i membri, attraverso la rete elettrica nazionale. L’obiettivo non è il profitto, ma il beneficio ambientale, sociale ed economico per la comunità.
Il modello italiano si distingue per alcune caratteristiche specifiche:
- Accesso semplificato: è possibile partecipare sia come produttore che come semplice consumatore, anche senza possedere un impianto.
- Sostegno pubblico: grazie ai fondi del PNRR, sono disponibili contributi in conto capitale fino al 40%, ora estesi anche ai comuni fino a 50.000 abitanti.
- Incentivi sull’energia condivisa: il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) riconosce un incentivo economico per ogni kWh autoconsumato collettivamente, ovvero prodotto e utilizzato dai membri della CER nella stessa fascia oraria.
Una soluzione concreta per cittadini e territori
L’approccio delle CER permette di trasformare cittadini e amministrazioni locali da semplici utenti passivi a protagonisti della transizione energetica. Questo non solo favorisce l’indipendenza dalla rete elettrica tradizionale, ma stimola anche investimenti locali, occupazione e innovazione.
Molti comuni, specialmente nelle aree interne o nei piccoli centri, stanno già avviando progetti per realizzare CER sui tetti di scuole, edifici pubblici o capannoni dismessi. I benefici si distribuiscono su tutta la comunità, comprese le famiglie a basso reddito o i cosiddetti “clienti vulnerabili”, che possono così accedere a energia più economica e pulita.
Il ruolo della tecnologia e della semplificazione
La diffusione delle CER è facilitata dall’evoluzione delle tecnologie digitali e di monitoraggio: smart meter, piattaforme di gestione, sistemi di accumulo e inverter intelligenti permettono di gestire in modo semplice ed efficace i flussi energetici all’interno della comunità.
Il modello italiano si fonda anche su un processo normativo in costante aggiornamento, che mira a rendere sempre più accessibili e replicabili le comunità energetiche, anche in contesti urbani complessi o in condomini.
Eliotech e il supporto alla transizione
Noi di Eliotech crediamo nel valore delle comunità energetiche come strumento concreto per una transizione giusta, sostenibile e alla portata di tutti. Accompagniamo cittadini, imprese e amministrazioni locali in ogni fase: dalla valutazione tecnica e normativa, alla progettazione dell’impianto, fino alla gestione e all’accesso agli incentivi.
Il modello italiano delle CER dimostra che la sostenibilità può nascere dal basso, con soluzioni locali, collaborative e innovative.
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